Italiani popolo di amanti e amatori. Un detto che è probabilmente ancora valido, a patto di contestualizzarlo in una nuova epoca digitale che non sembra peccare di sorprese: secondo quanto afferma l’ultima indagine compiuta dal Global Sex Survey 2014 del sito di incontri extraconiugali Affairland, ad esempio, gli italiani si dedicano al “sexting” tra le 7 e le 10 volte alla settimana, prediligendo quindi le esplorazioni “virtuali” a quelle “reali” (un italiano su due afferma di fare sesso con il / la partner solo una volta al mese).
Insomma, gli italiani confermano la loro propensione amorosa, ma – a differenza degli anni passati – la tendenza sembra virare verso piattaforme digitali che farebbero invidia al miglior Cupido. Tant’è che – prosegue la ricerca – gli italiani che si danno al sexting sono l’88%, contro una media mondiale del 73%.
A destare la maggiore curiosità (e un po’ di ilarità) è tuttavia il dato relativo ai luoghi in cui avvengono gli scambi di foto e messaggi “hot”. Dalla ricerca è infatti emerso che quasi un terzo degli italiani che si dedicano al sexting, effettuerebbe conversazioni digitali bollenti mentre si trova al supermercato, con una percentuale non troppo inferiore a quella riscontrata per il posto di lavoro (che batte le corsie di surgelati & co. per 38% a 30%).
In fin dei conti, però, l’analisi non rivela niente di sorprendente. Gli italiani (e non solo loro) dimostrano infatti di eccitarsi più con le parole e con le immagini, che con i contatti di basi e carezze: il 71% degli italiani e il 66% delle italiane avrebbe infatti ammesso di stimolare il proprio piacere ricorrendo alla pornografia, con un numero crescente di video hard che vengono condivisi tra i due partner per cercare di agevolare lo scoccare della scintilla.